Prima Pagina per:
ALBERTO RAFFAELLI

09-12-2025 08:50 - INTERVISTE “Prima Pagina Per”

C5 TIME presenta la rubrica "PRIMA PAGINA PER".

In questa 103ª uscita, abbiamo il piacere di intervistare il Mister Alberto Raffaelli del Futsal Città di Malo di Malo (VI), iscritta al campionato Serie C2 Gir. A.

Raffaelli Alberto, Classe '70, di Malo. Figura di spicco nel mondo del futsal vicentino e non solo, ecco di seguito il suo Curriculum sportivo:
2008/2009 Monte di Malo. Inizio della mia panchina, subentrando a dicembre.
2009/2010 Monte di Malo
2010/2011 Monte di Malo
2011/2012 Monte di Malo
2012/2013 Monte di Malo
2013/2014 San Tomio (Serie D)
2014/2015 San Tomio (C2)
2015/2016 Compagnia Femminile
2016/2017 Nazionale Under 21 a Cornedo
2017/2018 Cornedo (Serie B). Secondo allenatore di Albertini Diego.
2018/2019 Cornedo. Continua l'esperienza con Albertini. Conclusa la stagione dopo l'esonero di Albertini Diego.
2019/2020 Compagnia C5 (Serie C2). Rapporti conclusi a dicembre.
2020/2021 Cosmos Nove (C1). Con Albertini Diego.
2021/2022Cosmos Nove (C1). Con Albertini Diego.
2022/2023Monte di Malo (C2). Con Albertini Diego. (da dicembre).
2023/2024 Primi Calci a San Vito
2024/2025 Primi Calci a San Vito. E secondo allenatore di Baccino Sergio Hugo al Città di Malo (C2). Conclusa la stagione.
2025/2026 Città di Malo (C2)

Benvenuto, Alberto! La tua carriera come allenatore è ormai consolidata dal 2008, con diverse esperienze in panchina. La scorsa stagione, in particolare, è stata intensa: sei subentrato a dicembre 2024, chiudendo il campionato al quarto posto dopo aver iniziato come vice di Sergio Hugo Baccino. Cosa ti ha spinto a dare ancora una volta il tuo 'sì' al Futsal Città di Malo e a riprendere in mano la squadra in un momento così cruciale?"
Raffaelli Alberto > La scorsa stagione avevo offerto la mia disponibilità a Sergio Baccino e Mauro De Benedetti per ricoprire il ruolo di secondo allenatore, avendo già intrapreso un percorso di formazione con la categoria Primi Calci del San Vito.
Per la stagione in corso, ho rinnovato la mia disponibilità a Mauro, figura fondamentale per il Città di Malo. Il rapporto è basato su profonda stima reciproca, e mi è stata concessa carta bianca per la formazione della squadra e dello staff tecnico.
Ho accettato con grande entusiasmo, spinto dal desiderio primario di onorare la fiducia riposta in me e di dimostrare che è possibile competere ad alto livello. L'obiettivo è disputare un campionato di valore non contando su nomi altisonanti, ma su un gruppo di ragazzi che lavorano con dedizione durante la settimana per esprimersi al meglio il venerdì.
Ho voluto fortemente confermare gli atleti della passata stagione che non hanno scelto di trasferirsi. Inoltre, ho inserito nuovi giocatori provenienti da stagioni meno brillanti, ma che conosco bene e di cui apprezzo la professionalità, la dedizione e l'intensità che possono garantire durante le sessioni di allenamento.

Entriamo nel vivo di questa Serie C2 (Girone A) 2025/2026. Siamo all'11ª giornata e il campionato è senza dubbio estremamente competitivo. Il Cuore Celtic Verona C5 si sta imponendo come un vero e proprio 'ammazza-campionato', ma diverse altre squadre sembrano attrezzate per giocarsi i Play Off. Considerando questo scenario, quali sono le tue sensazioni complessive sulle avversarie che avete affrontato finora? E, concentrandoci sulle posizioni utili, al di là del Cuore Celtic, chi vedi come la candidata più forte a contendersi la promozione, magari attraverso i Play Off?
Raffaelli Alberto > La stagione in corso si sta dimostrando estremamente competitiva ed equilibrata. Ogni partita rappresenta una vera e propria incognita, con risultati mai scontati.
Tra le contendenti, il Celtic vanta indubbiamente un roster all'altezza. Tuttavia, ritengo che il Trissino stia esprimendo un ottimo gioco: è una squadra solida, composta da giocatori esperti e versatili. Merita una menzione anche il Pressana, che si è rivelato la sorpresa del campionato. La sua presenza nelle prime posizioni non era attesa, ma i risultati sul campo sono una meritata ricompensa, segno evidente dell'efficacia del lavoro svolto dal loro allenatore. Attualmente, la Compagnia e il Don Romeo si trovano leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, avendo inaspettatamente lasciato per strada punti importanti. Ma proprio questo elemento rende la stagione attuale così affascinante e imprevedibile.

Quest'anno avete puntato su una rosa estremamente giovane, ma i risultati sul campo dimostrano che la carta d'identità non sta affatto pesando, dato l'ottimo sesto posto in classifica. Come siete riusciti, tu e il tuo Staff, a dare un'identità così determinante e a garantire questa competitività alla squadra? E quanto il sesto posto conferma l'eccellente lavoro di crescita e valorizzazione che state portando avanti?
Raffaelli Alberto > Il vero valore aggiunto di questo Città di Malo, oltre all'impegno dei giocatori, è rappresentato dal mio Staff. Sono riuscito a coinvolgere nuovamente nel progetto ex giocatori che hanno nel loro DNA il principio fondamentale del "Mai Mollare". Questo è esattamente il mantra che trasmetto quotidianamente ai miei atleti, giovani e meno giovani. Dobbiamo avere la piena consapevolezza delle nostre qualità e metterle sempre a disposizione della SQUADRA, anteponendole a qualsiasi ambizione o gloria personale. Se l'avversario risulterà essere più forte, dovrà dimostrarlo e guadagnarsi la superiorità sul campo fino all'ultimo secondo.

**Ringraziamo coloro che sostengono C5 TIME**

La stagione è lunga e richiede una sinergia perfetta a tutti i livelli. Puoi parlarci del rapporto e della collaborazione che si è creata con il Direttore Sportivo, Mauro De Benedetti? Inoltre, quanto è cruciale l'amalgama e la coesione con il tuo Staff Tecnico, che rappresenta un tassello fondamentale per la gestione quotidiana e stagionale di uno spogliatoio?
Raffaelli Alberto > La pressione, quella giusta e costruttiva, la introduciamo io e il mio Staff per garantire che le cose procedano nel migliore dei modi. Non abbiamo fissato obiettivi legati a una specifica posizione in classifica. La nostra priorità è focalizzata sulla modalità con cui affrontiamo ogni avversario. Il mio interesse non è sui problemi che possono sorgere in campo, ma esclusivamente sulle soluzioni. Per questo motivo, esorto costantemente l'intero gruppo a mantenere questo approccio mentale e operativo.

Il Futsal Città di Malo è una realtà ben radicata, legata anche a figure come il Presidente Roberto Michielan. Come si vive il futsal in un ambiente con una tradizione così forte? E quali obiettivi specifici vi siete prefissati, tu e il tuo entourage, sia per il campionato di Serie C2 che per la Coppa Italia di categoria?
Raffaelli Alberto > Per quanto riguarda l'ambiente societario, il Presidente e tutto l'entourage direttivo ci permettono di lavorare con serenità. Sono consapevoli della particolare complessità dell'annata, come precedentemente descritto, e scelgono di non mettere alcuna pressione esterna.

Alberto, volendo fare un piccolo tuffo nel passato, qual è stato finora il momento più emozionante o significativo che hai vissuto nel mondo del futsal, sia in panchina che nel contesto generale di questo sport?
Raffaelli Alberto > Non si può negare che ogni singola partita generi emozioni intense. Per quanto mi riguarda, le vivo con un batticuore costante, che coinvolge me e l'intero staff.
Tra i ricordi più significativi, menziono con piacere: La cavalcata vincente con il San Tomio durante la stagione 2014/2015, culminata con il raggiungimento della Finale di Coppa Veneto. Le numerose esperienze in panchina al fianco di Diego Albertini, che oltre ad essere un grande Mister, è per me un carissimo e stimato Amico.

Per concludere, guardando al futuro della tua carriera nel futsal, qual è il 'sogno nel cassetto' di Alberto Raffaelli? C'è un obiettivo specifico, un traguardo che aspiri ancora a raggiungere o un desiderio che speri di realizzare in questo sport?
Raffaelli Alberto > Il mio sogno è contribuire a riportare il nostro sport a valorizzare gli aspetti umani e i principi etici che ne costituiscono l'essenza.
È fondamentale riscoprire: Il piacere di stare insieme e la condivisione, sia delle (più frequenti) sconfitte che delle vittorie. Il rispetto dei ruoli all'interno della squadra e della società.

Il rispetto assoluto per l'avversario. Purtroppo, la tendenza attuale è quella di allontanarsi da questi valori primari, dando sempre maggiore rilevanza all'aspetto economico e al tornaconto individuale. Non mi focalizzo su obiettivi specifici legati alla carriera personale, poiché il ruolo dell'allenatore è intrinsecamente volatile: i mister vanno e vengono, e quindi tutto è relativo. I veri risultati sul campo li ottengono i giocatori. Tuttavia, una cosa è certa: non ho mai visto vincere nessuno senza lavorare duramente. Il compito principale dell'allenatore è proprio questo: garantire il lavoro, impostare la metodologia e guidare la crescita. Dopo quello dell'arbitro, il ruolo dell'allenatore è senza dubbio il più complesso e il più soggetto a critiche nell'ambiente sportivo.

Grazie a Alberto per la sua disponibilità. In bocca al lupo per la nuova stagione e buona vita.

Nicola Cecchinato dalla Redazione di C5 TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubrica “PRIMA PAGINA PER”.

Articolo a cura di Nicola Cecchinato – © –