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LUCA COSTALUNGA

05-07-2025 07:00 - INTERVISTE “Prima Pagina Per”

C5 TIME per la rubrica "PRIMA PAGINA PER". In questa 86ª uscita abbiamo il piacere di intervistare LUCA COSTALUNGA, il Mister della società N Team 2017 C5 per la stagione 2025/26.

Costalunga Luca, nato a Thiene nel 1983, presenta un ricco curriculum sportivo nel Calcio a 5, che si sviluppa come segue:
Dal 2001: inizia la sua carriera con la Virtus Thiene, partecipando ai campionati di Serie D e Serie C2. Nel 2002, ottiene la promozione in Serie C2 vincendo la Coppa in finale contro i Diavoli.
2002/2003: nel suo primo anno in Serie C2, si distingue con un secondo posto, dietro alla Kemplex Schio, senza mai subire una sconfitta.
2006/2008: gioca con la Kemplex Schio, partecipando ai campionati di Serie C2 e Serie C1. Raggiunge la promozione in Serie C1 attraverso i playoff, vincendo in casa dell'Alpo ai calci di rigore.
2009/2010: con l'Atletico Thiene in Serie C2, conquista una salvezza miracolosa.
2011/2012: gioca con il Giavenale in Serie C2.
2013/2016: torna alla Virtus Thiene, tra Serie D e Serie C2, e ottiene un'altra promozione in Serie C2, battendo il Marola 6 a 2 in finale durante i playoff.
2017/2019: gioca nell'amatoriale NutriaTeam.
2020: diventa mister del NutriaTeam, oscillando tra il livello amatoriale e la Serie D.

Benvenuto, Luca! Questa è una stagione da ricordare per il tuo N-Team 2017 C5, che ha conquistato un eccezionale quarto posto nella regular season, rappresentando il miglior piazzamento di sempre. Con l'ottavo posto della stagione 2023/24 e il sesto nella stagione 2022/23, come hai vissuto l'esperienza da timoniere, tra spogliatoio e amici, in questa avventura indimenticabile in Serie D?
Costalunga Luca > Ciao, mitico Cecchi! Grazie per questo privilegio. Che dire? È stata un'annata assolutamente memorabile per noi.
Abbiamo la fortuna di essere una realtà un po' anomala nel mondo del Futsal di oggi. Siamo un gruppo di amici che nel 2017 ha deciso di “buttarsi” in questa avventura per trascorrere del tempo insieme, senza mai immaginare di arrivare a fare nove stagioni e lottare per piazzamenti di vertice.
Negli anni, però, siamo cresciuti come organizzazione e ci abbiamo preso gusto. Dopo un inizio in ambito amatoriale, abbiamo intrapreso l'avventura nel campionato di Serie D, mantenendo come unico vincolo un allenamento settimanale, per non sacrificare troppo la sfera familiare. Chi decide di unirsi a noi sa che viene esclusivamente per divertirsi, senza alcun rimborso spese o simili.
Tornando alla nostra stagione, siamo stati piacevolmente sorpresi dai risultati ottenuti, specialmente considerando che quest'anno eravamo al terzo anno in Serie D. Lo scorso anno, nonostante una stagione negativa, eravamo stati ad un passo dalla vittoria della Coppa contro un forte Baita Saviabona.
Purtroppo, quest'anno abbiamo iniziato in modo disastroso, complice anche un restyling del gruppo. Tuttavia, poco a poco, siamo riusciti a costruire un team affiatato e coeso, il che ci ha permesso di sfiorare i playoff. Per una realtà come la nostra, direi che era piuttosto inaspettato.

Da ex giocatore e navigato Mister, quali ritieni siano stati i fattori che avrebbero potuto favorire il grande salto di categoria? Cosa, in particolare, vi è mancato per realizzare il sogno di ogni squadra di Serie D? Inoltre, secondo te, le prime tre classificate avevano davvero una marcia in più rispetto alle altre avversarie?
Costalunga Luca > Sul tema del “navigato” mister, mi permetto di esprimere qualche riserva (smile). Ho avuto la fortuna di essere allenato da ottimi tecnici, ma definire “navigato” qualcuno implica un percorso lungo e complesso.
Tornando alla domanda, devo essere molto onesto: Trissino, Isola e Val d'Illasi si sono dimostrati squadre più forti e complete rispetto a noi. Queste squadre partivano con risorse economiche e organizzative completamente diverse dalle nostre, e la differenza si è visibilmente manifestata, soprattutto durante gli scontri diretti del ritorno.
Detto ciò, abbiamo chiuso la stagione davanti a squadre come Mason e Vicenza, le quali avevano sicuramente obiettivi importanti. Abbiamo dato del filo da torcere in entrambe le sfide con una squadra che ammiro molto, come il Trissino, e nel match di andata abbiamo addirittura battuto l'Isola.
Ci volevano solo tre punti in più per raggiungere i playoff, ma, ad onor del vero, il grande salto sarebbe stata un'impresa che forse superava le nostre attuali possibilità. Tuttavia, si dice che “l'appetito viene mangiando”, e noi siamo pronti a dare il massimo anche in Serie C2, pur mantenendo la nostra filosofia.

**Ringraziamo coloro che sostengono C5 TIME**

Confermate la vostra presenza ai nastri di partenza stagione 2025/26? Quale sarà la composizione del vostro entourage? La vostra “arena”, dove accoglierete le squadre ospiti, sarà ancora il Palasport di Sarcedo (VI)?
Costalunga Luca > Sì, ci saremo e faremo del nostro meglio per confermarci nel ruolo di “rompiscatole” per le big, che a quanto pare stanno già preparando squadre attrezzate per categorie superiori, viste le indiscrezioni che circolano.
Quest'anno, il nostro entourage subirà una vera rivoluzione. Innanzitutto, io e il Presidente Bonaguro Fabio vogliamo esprimere un sincero ringraziamento a due amici e pedine indispensabili degli anni passati: Marco Fipaldini e Christian Susanna, che purtroppo quest'anno ci lasceranno per motivi personali.
Confido nel mantenimento di Maurizio De Negri come allenatore dei portieri, che continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nella nostra rosa. Il mio vice sarà Eberle Nicola, una delle colonne portanti della nostra squadra storica. Inoltre, inseriremo alcune nuove figure che ci aiuteranno a mantenere tutto in ordine.
La nostra forza societaria è sempre stata la capacità di sostenersi l'uno con l'altro in ogni situazione, e anche coloro che lavorano “sotto traccia” sono imprescindibili per il nostro successo.

All'N Team 2017 C5, giunti a questo punto della stagione, quali conferme, uscite e nuovi arrivi avete in programma?
Costalunga Luca > In campo, al contrario, procederemo con un praticamente un "copia e incolla" dello scorso anno, mantenendo il gruppo unito nella sua quasi totalità.
Purtroppo, perderemo Martini, Fontana e Chiumento, che hanno deciso di fermarsi. Tuttavia, in attesa di un possibile gradito ritorno, accogliamo tra noi un veterano del calcio a 5 come Simone Bianco.
Considerando l'elevata età media della squadra, ci auguriamo che venga introdotta una regola per gli over 40! Scherzi a parte, confidiamo che il fatto di partire con lo stesso gruppo, anche se con qualche cambiamento, possa portarci vantaggi.

Come valuti la situazione organizzativa e produttiva della Serie D del Futsal Veneto? Quali sono, secondo te, i principali punti di forza e le criticità?
Costalunga Luca > Negli ultimi anni, la Serie D si è abbastanza livellata rispetto al passato, dove si evidenziava un gap notevole nei risultati tra le squadre di vertice e quelle in fondo alla classifica. Con l'aumento delle iscrizioni negli ultimi anni ai campionati amatoriali, è diventato raro trovare squadre disorganizzate in Serie D.
Sebbene il livello tecnico generale non sia altissimo, rispetto a un tempo, ormai in Serie D vengono investite somme “importanti”. Tuttavia, guardando alle categorie superiori e al movimento in generale, devo essere onesto: non vedo un futuro molto roseo in termini di crescita. Le società che riescono a garantire continuità e programmazione sono sempre meno.
È vero che non è mai facile, per vari motivi, a cominciare dalla mancanza di spazi adeguati. Inoltre, ritengo che molte società facciano un “all in”, intraprendendo passi più lunghi della gamba, per poi scomparire in breve tempo. Ognuno può avere la propria visione della situazione, ma i numeri parlano chiaro: le società sono sempre meno e non credo sia solo una coincidenza.
Se posso permettermi di fare una richiesta personale, mi piacerebbe che venissero offerte più opportunità ai mister per crescere. In particolare, come molti altri allenatori, mi piacerebbe avere la possibilità di conseguire il patentino e imparare da mister più esperti. Purtroppo, al momento, è davvero complicato far coincidere le tempistiche dei corsi con il lavoro e la vita familiare. Se questi corsi potessero essere resi più brevi e accessibili, sarei certo che anche il movimento ne trarrebbe beneficio, inserendo persone più preparate.

Qual è il sogno nel cassetto di Luca Costalunga nel Futsal?
Costalunga Luca > Ti dico la verità: chi mi conosce sa quanto ami il Futsal. Più che un sogno, vorrei semplicemente augurare a tutti coloro che si avvicinano a questo sport di stringere le vere amicizie che io ho coltivato nel corso degli anni. Questo splendido sport, per la buona pace di molti, non è e non sarà mai solo un gioco

Grazie a Luca per la sua disponibilità. In bocca al lupo per la nuova stagione e buona vita.

Nicola Cecchinato dalla Redazione di C5 TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubrica “PRIMA PAGINA PER”.

Articolo a cura di Nicola Cecchinato – © – Riproduzione Riservata

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