Marotta Paolo, nato a Roma nel 1969, vive a Bassano del Grappa dal 2002, dove ha iniziato ad allenare il Bassano C5 del Presidente Angelo Fiorese. Al terzo anno hanno vinto la Coppa di Serie D Bassano, il Campionato, Coppa Regionale e Titolo Regionale 2005, un'impresa mai riuscita a nessuno! Dopo 5 anni, passa al PSC Bassano, realtà nuova, vincono subito la Coppa Bassano, 3° posto in campionato e Play Off centrati. Passa in Serie C2 al Cosmos Nove alla 1ª giornata di ritorno, si ritrova 2° in classifica ad 1 punto dall'Intesa Vicenza leader in classifica, viene esonerato, la squadra chiuderà al 6° posto.
A quel punto il Presidente dell'Eagles Rosà, Alberto Bordignon, già a febbraio chiede il suo impegno sia per l'Under 18 e per la Prima Squadra. Trascorrerà sulla panchina delle aquile 5 anni fantastici, un Play Off di Serie C2, contro squadre più attrezzate specialmente economicamente. Torna nella sua città Natale, a Roma un anno, si sposa e diventa papà di Eneas, per ritornare in quel di Bassano del Grappa. Il presidente del Cosmos Nove Davide Piccoli gli chiede di tornare come Responsabile delle Giovanili, Paolo accetterà la sfida, farà 4 mesi con un'Under 18 composta per l'80% da allievi, chiude il girone di andata 2° in classifica a 3 punti dall'Atletico Pressana. Per motivi familiari dovrà lasciare. La sua esperienza traslocherà oltre oceano e più precisamente a New York, torna, dopo 4 anni di assenza, alla ripresa post COVID allenerà il Futsal Cassola, decimato nell'organico. La scorsa stagione approda alla corte dello United Futsal Rossano e lo sposalizio continua tutt'ora.
Benvenuto, Paolo, o meglio, benvenuto “Er Mister.” Nel panorama del Futsal Veneto, sei diventato un'icona delle panchine vicentine e, non solo, grazie al tuo caratteristico atteggiamento romanesco, ma anche alla tua vitalità e alla tua approfondita conoscenza del Calcio a 5. Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto a prendere posto sulla panchina del Futsal Infinity Godego? Cosa ti aspetti da questa nuova sfida? Marotta Paolo > Dopo un anno di riposo forzato a causa di un intervento di protesi al ginocchio, desidero esprimere la mia gratitudine al Futsal Infinity Godego per avermi dato l'opportunità di tornare nel giro che conta. Abbiamo trovato subito un accordo, poiché ci conosciamo da molti anni e, in passato, ho avuto il piacere di sfidare in campo alcuni dirigenti e giocatori. Sono stato accolto magnificamente da tutti. Anzi, il capitano mi ha detto: "Non sono contento che tu sia l'allenatore, sono felice!" Questo mi emoziona profondamente! Nicola, tu mi conosci bene, così come altri dirigenti e presidenti della Serie C1. Ho sempre mantenuto un ottimo rapporto con qualsiasi giocatore; in passato, ero considerato come uno “zione” per molti. Personalmente, non mi pongo mai limiti. Mi aspetto devozione e sudore dallo spogliatoio, e sarà il campo a dirci se abbiamo lavorato con passione e determinazione. Solo la classica fame di vittoria può portarci a raggiungere obiettivi che ci rimarranno impressi per sempre.
Il Presidente Stefano Vielmo e il suo fidato entourage ti hanno affidato una panchina nella massima serie regionale. Come sta procedendo il mercato a Castello di Godego, tra entrate, uscite e conferme? Il navigato Direttore Sportivo Tobia Vielmo sta soddisfacendo le tue richieste?Marotta Paolo > Per quanto riguarda il mercato, stiamo facendo progressi mantenendo sempre un occhio attento al bilancio. Abbiamo perso due pedine fondamentali che hanno scelto di intraprendere un'esperienza in Serie B, ma ci stiamo muovendo con determinazione. Abbiamo 5-6 giovani molto promettenti che abbiamo intenzione di far crescere. Colgo l'occasione per dire ai nostri giovani di combattere sempre e di non arrendersi mai se desiderano emergere.
Vi attende una Serie C1 competitiva come mai prima d'ora, articolata su 30 giornate. Cosa ne pensi di questo campionato 2025/26? Chi credi avrà le carte in regola per aspirare al gran salto in Serie B per la stagione 2026/27?Marotta Paolo > Per quanto riguarda le squadre favorite, le neopromosse Arzignano, Montello e MestreFenice hanno già dimostrato di avere organici di tutto rispetto. Conegliano, Cosmos Nove e Miti Vicinalis continueranno a battagliarsi per la promozione, come ogni stagione. La fusione tra United Borgoricco Campetra C5 e Vampa Diavoli darà vita a una squadra competitiva, mentre il Valdagno, con il nuovo allenatore Pablo Ranieri, si presenterà sicuramente con obbiettivi importanti. Anche il Vigoreal, guidato dall'esperto Mister Moro, sta preparando una stagione interessante. Non possiamo dimenticare squadre storiche come il Miane e il Calcio Padova, entrambe con dirigenti esperti e ambizioni. Il Padova, in particolare, avrà l'obiettivo di tornare subito in Serie B. La Marca dell'allenatore Gigi Regondi ha iniziato la prima parte del campionato con il piede giusto, e ci aspetta un torneo estremamente competitivo e difficile per tutte le squadre. Una cosa è certa: chi assisterà al venerdì sera ad una partita potrà godere di uno spettacolo avvincente, considerando l'innalzamento del livello di gioco negli ultimi anni nella massima Serie Regionale. Il nostro obiettivo è fare bene e migliorare il buon risultato ottenuto lo scorso anno!
Ringraziamo coloro che sostengono C5 TIME
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Il vento del Futsal sta cambiando. Tu, come Mister esperto che ha vissuto questo sport in molteplici contesti societari, come vedi il futuro del Futsal nel Veneto, soprattutto per quanto riguarda i Settori Giovanili? Quali sono le sfide e le opportunità che intravedi per i giovani in questo sport?
Marotta Paolo > Il futuro del futsal nel Veneto, così come in molte altre regioni, rappresenta un tema affascinante e ricco di potenzialità, in particolare per i Settori Giovanili. Questo sport sta guadagnando sempre più attenzione e riconoscimento a livello nazionale. Eventi come tornei giovanili e manifestazioni locali possono contribuire a rendere il futsal più visibile e attraente per i giovani. Il format del futsal è particolarmente favorevole allo sviluppo delle abilità tecniche e tattiche. I giovani atleti possono migliorare le loro capacità in spazi più ristretti, il che facilita un apprendimento efficace delle dinamiche di squadra. Tuttavia, è innegabile che il futsal deve affrontare la competizione di sport tradizionali più noti, come il calcio, e anche di nuove attività che catturano l'interesse dei giovani. In questo contesto, differenziare l'offerta sportiva e promuovere i vantaggi unici del futsal diventa cruciale. Purtroppo, negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a una diminuzione della popolazione giovanile coinvolta negli sport, rendendo sempre più difficile trovare nuovi talenti. È fondamentale, quindi, avere allenatori ben formati che appiano trasmettere passione e competenze indispensabili ai giovani giocatori. Investire nella loro formazione è essenziale per migliorare la qualità del gioco. In sintesi, il futuro del futsal nel Veneto, specialmente per i Settori Giovanili, appare promettente. Le opportunità di crescita sono molteplici, ma per sfruttarle appieno sarà necessario affrontare e superare le sfide esistenti. L'obiettivo è consolidare i risultati positivi ottenuti lo scorso anno e continuare a migliorare.
Sostanzialmente un valido allenatore deve essere anche psicologo. Come ti rapporti con i tuoi giocatori dentro e fuori dal campo? Che consigli ti senti di dare ad un giovane che vuole conquistarsi un posto in prima squadra?
Marotta Paolo > Essere un allenatore va oltre le competenze tecniche; richiede anche una forte componente psicologica, poiché ogni giocatore è unico e ha bisogni diversi. Durante gli allenamenti, mantengo sempre linee di comunicazione aperte. Cerco di trasferire in modo chiaro le strategie tecnico-tattiche e le decisioni, assicurandomi che ogni giocatore le comprenda. Incoraggio tutti a esprimere le loro opinioni e preoccupazioni, creando un ambiente in cui si sentono ascoltati. Fuori dal campo, interagisco con i giocatori anche al di là delle sessioni di allenamento, dimostrando interesse per le loro vite, hobby e obiettivi. Questo aiuta a costruire un legame di fiducia fondamentale. Riconosco che oggi i giocatori affrontano diverse sfide, sia personali che professionali. Essere empatici e mostrare comprensione per le loro situazioni contribuisce a creare un clima positivo e motivante. Aiuto i giovani giocatori a stabilire obiettivi concreti e raggiungibili. Questo non solo li mantiene motivati, ma permette loro di vedere i progressi nel tempo, essenziale per costruire la fiducia in sé stessi. Imparando a lavorare bene con i compagni di squadra, diventano giocatori utili e disponibili. Un buon giocatore è anche un buon compagno.
Qual è il sogno nel cassetto di Paolo Marotta nel Futsal?
Marotta Paolo > Puntare a un costante miglioramento, stagione dopo stagione, lasciando alle società un biglietto da visita tangibile che rifletta passione, professionalità e umiltà. Queste qualità non solo definiscono il mio impegno nel futsal, ma servono anche a ispirare le generazioni future a perseguire i propri sogni con dedizione e rispetto.
Grazie a Paolo per la sua disponibilità. In bocca al lupo per la nuova stagione e buona vita.
Nicola Cecchinato dalla Redazione di
C5 TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubrica “
PRIMA PAGINA PER”.
Articolo a cura di Nicola Cecchinato – © – Riproduzione Riservata
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