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LUCA GATTO

Cosa ha in serbo l’entourage del Dibiesse Calcetto Miane per la prossima stagione, in particolare per quanto riguarda il settore giovanile? La Presidente Zanin Isabel e il suo “braccio destro” Luca Gatto cosa stanno preparando per il futuro? Quali iniziative e progetti hanno in mente per sviluppare e valorizzare i giovani talenti?
Gatto Luca > Con la presidente Isabel Zanin, e tutta la dirigenza c'è massima sintonia, con Claudio Buso, Leone Nicaretta e Pierpaolo D’Agostin, abbiamo già da tempo stilato un progetto pluriennale per dare ancora maggiore forza e visibilità alla Dibiesse Calcetto Miane. Da quest’anno si è unito anche Ilir Shala, che mi sta aiutando nel mio ruolo. Per la prossima stagione, oltre a confermare i valori sportivi dell’Under 21, stiamo lavorando per rafforzare la prima squadra, partendo dall’ottimo lavoro fatto quest’anno. Il titolo tricolore conquistato con l’Under 21 è la base su cui costruire nuovi sogni anche con la prima squadra, che con orgoglio posso dire è formata da veri uomini ancora prima che bravi giocatori.

Dalla notte dei tempi, ogni volta che si celebra un successo, sorge una dedica speciale che proviene dal cuore. A chi destineresti la tua dedica, Luca?
Gatto Luca > La dedica più sentita va ai ragazzi, alle loro famiglie, ai dirigenti, alla comunità, alle istituzioni e a tutto lo staff che ha creduto nel progetto, non facendo mai mancare il proprio supporto. Senza di loro e senza i nostri sponsor, non avremmo raggiunto questo straordinario traguardo. Voglio ringraziare con tutto il cuore anche mia moglie Alda e mia figlia Sifen, a cui ho sottratto molto tempo ma che non hanno mai fatto mancare amore, sostegno e pazienza, soprattutto nei momenti difficili, che nell'arco della stagione non sono certo mancati.

Qual è il sogno nel cassetto di Luca Gatto nel Futsal?
Gatto Luca > Il mio sogno è vedere un giovane talento cresciuto nel nostro vivaio arrivare a vestire la maglia della nazionale italiana di futsal. Sarebbe il coronamento di un lavoro serio e appassionato, la prova che anche dalle piccole realtà possono nascere grandi campioni.