Oggi intervistiamo un giocatore che racchiude in sé il concetto sportivo della parola “evergreen”, e chi se non lui? Il Capitano e giocatore universale della Mediatec Luparense
FABIO PIAZZA.
Fabio, possiamo pure dire che il tuo nome ha fatto la storia del Futsal Veneto oltre ad aver testato anche la massima Serie Nazionale. Ormai calchi i vari parquet dei palazzetti da più di quarant'anni, sempre con quella passione e dedizione che sono sinonimo di professionalità sportiva.
Perciò senza ombra di dubbi dalla tua esperienza maturata negli anni puoi darci delle indicazioni di come hai visto queste due uscite della Mediatec Luparense?
Piazza Fabio: Ti ringrazio per le bellissime parole, una vita dedicata a questo meraviglioso sport che mi ha dato moltissimo!! Per quanto riguarda le nostre prime uscite direi bene, considerando soprattutto il lungo stop forzato di questi ultimi 18 mesi. Già lunedì scorso alla seconda uscita ufficiale la condizione generale era decisamente migliorata.
L'età media di questo sport nell'amatoriale si è molto abbassata, come lo leggi il futuro del futsal?
Piazza Fabio: L'età media è destinata sempre di più ad abbassarsi e sinceramente non so se sia propriamente un bene. L'utilizzo di molti giocatori stranieri, l'ancora scarso approccio dei giovani verso questo sport e un po' di cambiamento sociale sono da considerarsi come le più concrete cause. Tutto ciò a favore di iniziative come la vostra ...
Qual è la chiave dei tuoi personali successi nel mondo di questo sport?
Piazza Fabio: La chiave? La fame. Tanta passione e dedizione. Io ho anche la fortuna di lavorare nel mondo sportivo soprattutto giovanile ed è una cosa che ripeto sempre ai ragazzi. Sacrificio e atteggiamento!
Tu che sei alla prima stagione della Aics Padova Futsal Cup: cosa ti affascina di questa manifestazione?
Piazza Fabio:
Sento sempre lo stesso fascino quando entro in campo. L'AICS Futsal Cup Padova è una bellissima competizione. Il livello si è decisamente alzato e noi cercheremo, malgrado le non poche primavere, di affrontare tutte le gare al massimo. È un senso di rispetto per noi stessi e per la manifestazione. In più mi affascina molto poter giocare con i miei figliGrazie a Fabio Piazza.
