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Venturini Riccardo > Difficile descrivere in poche righe cosa caratterizza il ruolo del portiere. Provo a sintetizzarlo con l'espressione "spirito di sacrificio e voglia di migliorarsi, sempre". Dai miei portieri mi aspetto ciò che, di fatto, pretendo anche da me stesso: che si affronti questa categoria analogamente a una categoria nazionale, consapevoli del fatto che sono ambiti diversi ma che lo sport va comunque rispettato.
Il Preparatore Portieri all'interno di una squadra ha un compito arduo, deve sapere esaltarne i pregi e correggere i difetti del proprio allievo. Numero uno si nasce? Nel DNA del goalkeeper cosa deve esserci?🎤
Venturini Riccardo > È indubbio che i portieri migliori abbiano una predisposizione innata, ma sono un sostenitore accanito del fatto che "campioni si diventa". Come? Allenandosi duramente, imparando da chi è migliore ma anche da chi non lo è, focalizzando l'attenzione su come spingersi al limite per progredire. Ciò che ho appena descritto è il presupposto per la "nascita" di un buon portiere.
Quale è stata la tua più grande soddisfazione da Preparatore?🎤
Venturini Riccardo > Il 2010 2011 è stato per me un anno magico: vittoria del campionato di Serie A2 e della Coppa Italia. Allenavo una coppia di portieri strepitosa e riuscire a vincere due competizioni con ragazzi a cui tieni particolarmente è motivo di indubbia soddisfazione.
Qual è il sogno nel cassetto di Riccardo Venturini?🎤
Venturini Riccardo > Vedere legittimato il ruolo di preparatore dei portieri da parte della Federazione, delle Società ma soprattutto da parte di coloro che il ruolo lo ricoprono.
Grazie a
Riccardo per la chiacchierata. In bocca al lupo per la stagione e buona vita.
Nicola Cecchinato di
C5TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubrica “
LA VOCE DEL FUTSAL”
LEGENDA LA VOCE DEL FUTSAL